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Per quanto riguarda i segnali impiegati, sui quadri elettrici spesso viene fatto sfoggio di grande fantasia.
Ciò nonostante non è detto che i fantasiosi incorrano sempre in sanzioni: certamente sono fuori legge e, quindi, un controllore pubblico dovrebbe verbalizzare e sanzionare, ma in caso di evento dannoso un magistrato potrebbe anche non configurare la colpa se viene addotto che “in fatto” il messaggio era trasmesso.
In realtà su un quadro elettrico, oltre alla marcatura CE, è obbligatorio porre l’indicazione dei circuiti comandati e/o protetti e la targa.

L’ indicazione dei circuiti comandati e/o protetti deve essere posta in corrispondenza dei relativi dispositivi di manovra e/o di protezione, identificabili anche sui componenti interni dell’equipaggiamento e sugli schemi. La targa con riportati in modo indelebile, visibile e leggibile a quadro installato:
– nome o marchio del costruttore;
– tipo o altro modo di identificazione del quadro;
– tensioni nominali Ue di impiego;
– tensioni nominali Ui di isolamento;
– tensioni nominali dei circuiti ausiliari, se del caso;
– frequenza nominale, in caso di corrente alternata;
– corrente nominale del quadro Inq;
– il grado di protezione se superiore a IP2XC ;
– la norma tecnica di riferimento.
Gli altri dati, indicati dalla Norma CEI EN 60439-1, possono essere riportati all’interno.

La marcatura CE deve essere relativa:
– alla direttiva bassa tensione (a partire dal primo gennaio 1997);
– alla compatibilità elettromagnetica, quando ricorre, per esempio quando contiene componenti elettronici, interruttori differenziali compresi (a partire dal primo gennaio 1996).

Dato che nessun altro segnale è strettamente obbligatorio, può essere conveniente apporre sui quadri i seguenti segnali: “Tensione elettrica pericolosa”, espressamente prescritto solo quando non è mostrato chiaramente, in altro modo, di contenere dispositivi elettrici ed anche, insieme al divieto di accesso o di oltrepassare la barriera, sulle porte delle officine elettriche, in ogni locale dove siano installati sistemi di II Categoria (1000 V c.a., 1500V – c.c. 30.000 V) e di III Categoria ( 30.000V) e su quadri o schermi o barriere apribili senza chiave o attrezzo.

Segnale consigliato, qualora sia temuta la dimenticanza della, prescritta, chiusura a chiave del quadro o del locale che lo contiene.
“Divieto di spegnere con acqua”, se non è già posto o collocabile in prossimità del/dei quadri elettrici o sulle porte o nei locali che li contengono.
Può infine essere opportuno disporre del segnale “Lavori in corso non effettuare manovre”, da utilizzare quando occorre.

Un’ultima osservazione: non sempre nei cataloghi le foto dei quadri elettrici sono pubblicate senza segnaletica, come sarebbe corretto, perché la segnaletica può variare in relazione al tipo e luogo di installazione.
Talvolta la segnaletica utilizzata è inventata di sana pianta.

Giancarlo Colombo
Docente Corsi CEI, Segretario del Comitato “PrevenzioneRischio Elettrico” AIAS