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Salve, sono un impiantista. Mi e’ stato chiesto dall’impresa di “adeguare l’impianto elettrico”. Lo stabile in questione e’ un appartamento che e’ stato ristrutturato di recente ed e’ stato rifatto in parte anche l’impianto elettrico,ora..
io ho chiesto che mi venisse fornita la dichiarazione di conformita’ dell’impianto ,ma non si trova nulla come non si sa l’anno preciso in cui e’ stato risistemato l’appartamento.(mancano tutte le documentazioni perfino quelle dell’impresa che si e’ occupata della ristrutturazione. Il bello e’ che stiamo parlando di un appartamento affidato ad enti statali) comunque,dopo un primo sopralluogo ho constatato che:
– esiste un int. valle contatori con int. diff. 0,3 A;
– la linea di alimentazione e’ di 6mm;
– esiste un collettore di messa a terra del condominio con cordina g/v da 6 mm fino all’interno dell’appartamento;
– in appartamento esiste un centralino d’appartamento cosi’ composto:
*int.diff. puro 0,03
*int.mgt. 10a 4,5ka linea luce
*int. mgt 16 a 4,5 ka linea prese
– le linee dorsali dell’appartamento sono: luce 2,5 mm e prese 4mm
– i punti presa sono alimentati con cordina 2,5 mm
– i punti luce sono alimentati con cordina 1,5 mm.

Esiste qualche frutto danneggiato da sostituire, ci sono delle alimentazioni punti luce e prese dove i conduttori non sono stati sostituiti e il “neutro” non e’ contrassegnato.
Penso che una volta sistemati questi 2 punti dovrei essere a posto, ma cosa scrivo nella dichiarazione di conformità che mi e’ stata chiesta di rilasciare? cosa devo scrivere? posso assumermi la responsabilità? solo dei lavori svolti?

Emanuele Cimini

~RSenza entrar nel merito degli interventi da effettuare, le risposte ai suoi quesiti sono contenute nel Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 (il 37/08, la “nuova 46/90”). Esiste infatti la possibilità, nei casi in cui la dichiarazione di conformità non sia stata prodotta o non sia piu’ reperibile, di redigere in sostituzione una “dichiarazione di rispondenza”.
Può redigere una dichiarazione di rispondenza secondo quanto previsto dall’articolo 7 comma 6 del DM 37/08 se:
– ricopre la il ruolo di responsabile tecnico di un’impresa abilitata da almeno 5 anni;
– la potenza impegnata dell’unità abitativa è inferiore a 6 kw e la superficie è inferiore ai 200 mq;
– l’impianto in oggetto è stato realizzato (presumibilmente) dopo la 46/90 e prima del 37/08.
Alla dichiarazione di rispondenza, che rilascerà dopo aver effettuato e verbalizzato le dovute prove e misure (prova degli interruttori differenziali, misura della resistenza di terra, prove di continuità di PE ed EQP ecc..), allegherà una dichiarazione di conformità (intesa come “manutenzione straordinaria”), relativa alle modifiche che ha dovuto effettuare.

Può approfondire l’argomento QUIQUI e QUI.