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~DIn fase di demolizione l’impresa incaricata di ristrutturare un appartamento ha danneggiato le tubazioni dell’ abitazione sottostante posate a pavimento nell’appartamento oggetto della ristrutturazione. Il condomino del piano di sotto ora chiede i danni, sostenendo che il suo impianto è a norma (è in possesso di dichiarazione di conformità per il rifacimento dell’ impianto da poco eseguito), l’ impresa sostiene che l’ impianto non poteva passare in un altra proprietà, o che almeno avrebbe dovuto informare. Chi ha ragione?

Riccardo Scandalitta via form

~RLa questione è stata affrontata in ambito normativo solo in tempi recenti (con la Guida CEI 64-50): la condizione installativa descritta è presente nella stragrande maggioranza degli impianti elettrici negli edifici civili. Non esistono specifiche disposizioni di legge che disciplinano quanto riferito. Si tratta di una servitù, ai sensi degli articoli del Codice civile, che entrambi i proprietari delle unità immobiliari avrebbero dovuto conoscere al momento dell’acquisto delle unità immobiliari.

Dal punto di vista tecnico vi è il problema del sezionamento degli impianti (art. 462.1 Norma CEI 64-8), in quanto dall’interruttore generale dell’appartamento sovrastante non è possibile sezionare i conduttori transitanti nella soletta e che appartengono all’impianto elettrico dell’appartamento sottostante. Tale situazione deve essere adeguatamente segnalata dall’installatore che ha in carico il rifacimento dell’impianto dell’appartamento sovrastante.