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~DHo iniziato un cantiere da un privato. Ristrutturazione completa dell’immobile quindi rifacimento completo del nuovo impianto elettrico. Nonostante il committente finale e il direttore dei lavori siano stati informati delle normative vigenti 64-8, cap 37, in alcune stanze dell’abitazione non verranno rispettate le dotazioni minime riportate nella tabella dedicata, riguardanti le quantità previste di punti presa di forza motrice e prese tv o segnale. Come mi devo comportare?
Esiste eventualmente un documento valido che il committente può firmare tutelando la mia figura professionale?

Emanuele Cimini

~RVa premesso che a nostro parere quanto previsto dal capitolo 37 per il raggiungimento del livello 1 rappresenta veramente le dotazione minima per poter considerare un impianto elettrico adatto alle esigenze domestiche odierne. Vale la pena provare a convincere il committente ad installare quanto previsto dalla Norma per evitare di doverci rimettere mano in seguito.
Detto questo, esiste l’opportunità di redigere una scrittura privata tra Lei ed il Committente, che avrà valore contrattuale (e che Lei allegherà alla Dichiarazione di conformità citandola negli allegati facoltativi), nella quale verrà dichiarato che per gli impianti installati in alcuni locali, su esplicita richiesta del Committente, non verranno applicate le prescrizioni riferite alle prestazioni minime dell’impianto elettrico (Livello 1) contenute nel Capitolo 37 della Norma CEI 64-8/3, pur restando applicabili agli impianti considerati i requisiti di sicurezza prescritti dalla legislazione e dalla normativa tecnica vigente ed applicabile.