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~DUn mio cliente ha un appartamento dove mi ha chiesto di metterlo a norma. Ho dato un’occhiata e ha ancora la tubazione di plastica rigida e i fili con guaina di paglia e rame pieno. Il cliente pero’ non ha voglia di fare le tracce murarie per rifare l’impianto nuovo. Come posso adeguarlo per certificare l’impianto?

Enzo Cesaro

~RNessuno “ha voglia” di fare le tracce murarie per rifare un impianto. Se l’impianto è stato realizzato prima della 46/90 ovviamente il committente non può essere in possesso della dichiarazione di conformità, e non può essergli richiesta. Se l’impianto è “pre 46/90” e rispetta le condizioni stabilite dall’articolo 6 comma 3 del decreto 37/08 non è obbligato a rifare l’impianto:

3. Gli impianti elettrici nelle unita’ immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.

Se non è così il committente deve adeguare l’impianto, creando i dovuti spazi installativi secondo quanto previsto dall’attuale norma CEI 64-8. Al termine dei lavori lei potrà rilasciare DICHIARAZIONE di conformità dei lavori eseguiti.