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~DBuongiorno, Vi chiedo se è normativamente possibile e corretto alimentare un quadro elettrico da una presa bipasso la quale è alimentata da un quadro avente un interruttore magn. diff. 0,03A.

Ing. Doriana Andreetta via form

~RNormativamente, salvo nei cantieri, nulla osta ad alimentare un quadro elettrico a mezzo di una presa bipasso a norma CEI 23-50, ipotizziamo avente corrente nominale 16 A.

Numerosi i vincoli di natura funzionale:
– la somma delle correnti di impiego dei circuiti sottesi al quadro è limitata a 16 A,
– non vi è garanzia della selettività delle protezioni sia per sovraccarico che per corto circuito,
– non vi è garanzia della selettività delle protezione contro i contatti indiretti, etc. , etc, etc..

Il problema principale, conseguente a detta “particolare” configurazione, è che essendo la presa bipasso sprovvista di contatti polarizzati è sempre possibile “invertire” il corretto collegamento della fase e del neutro al cablaggio del quadro. Quindi i dispositivi di protezione installati nello stesso non potranno essere del tipo unipolare e al singolo polo protetto degli interruttori bipolari dovrà essere sempre collegato il conduttore di fase.