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Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
di concerto con
IL MINISTRO DELL’AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
e con
IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE
ALIMENTARI E FORESTALI
Vista la direttiva 2006/32/CE del 5 aprile 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e recante abrogazione della direttiva 93/76/CEE del Consiglio;
Vista la direttiva 2009/28/CE del 23 aprile 2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28 (di seguito decreto legislativo n. 28/2011), di attuazione della direttiva 2009/28/CE ed in particolare:
l’art. 28, commi 1 e 2, il quale prevede che con decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e, per i profili di competenza, con il Ministro delle politiche agricole e forestali, previa intesa con la Conferenza unificata, sono incentivati la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni realizzati in data successiva al 31 dicembre 2011, stabilendone i criteri;
l’art. 23, comma 3, il quale prevede condizioni ostative alla percezione degli incentivi per i soggetti che, in relazione alla richiesta di qualifica degli impianti o di erogazione degli incentivi, abbiano fornito dati o documenti non veritieri, ovvero abbiano reso dichiarazioni false o mendaci;
Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante «Disposizioni urgenti per la crescita, l’equita’ e il consolidamento dei conti pubblici» ed in particolare l’art. 4 riguardante detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamita’ naturali;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 134, che proroga al 30 giugno 2013 le detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico di cui all’art. 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2007, n. 296;
Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante «Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia», e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59, recante «Regolamento di attuazione dell’art. 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia»;
Visto il decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, recante «Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE» e successive modificazioni;
Vista la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008 concernente la definizione dei valori limite di fabbisogno di energia primaria annuo e di trasmittanza termica ai fini dell’applicazione dei commi 344 e 345 del predetto art. 1 della legge n. 296/2006, e successive modificazioni;
Visto il Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili, adottato ai sensi dell’art. 4 della direttiva 2009/28/CE e trasmesso alla Commissione europea il 31 luglio 2010 che, in linea con gli impegni assunti in sede europea, indica le misure al 2020 per il raggiungimento dell’obiettivo del 17% di produzione energetica da fonti rinnovabili e un livello di consumi finali lordi nel limite di 133 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, evidenziando il ruolo che nel conseguimento dell’obiettivo e’ attribuito alla produzione di energia termica da rinnovabili e all’efficienza energetica;
Visto il Piano europeo di efficienza energetica 2011 – comunicazione 8 marzo 2011 della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – che, nel confermare il ruolo centrale dell’efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi della strategia «Europa 2020», segnala la necessita’, per i Paesi europei, di un impegno rafforzato per raggiungere gli obiettivi di efficienza al 2020;
Visto il Piano di azione italiano per l’efficienza energetica 2011 che fornisce lo stato di avanzamento al 2010 nel conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica definiti nel precedente Piano di azione del 2007 e indica le aree in cui intervenire per conseguire gli obiettivi al 2016 e al 2020;
Visto il decreto del Ministro delle attivita’ produttive, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del 20 luglio 2004 «Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali di energia, ai sensi dell’art. 9, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79» e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto del Ministero delle attivita’ produttive, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del 20 luglio 2004 «Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili, di cui all’art. 16, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164» e successive modificazioni ed integrazioni;
Considerato che l’11 settembre 2012 il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva europea sull’efficienza energetica che riprende le indicazioni del Piano europeo di efficienza energetica 2011 e formula specifiche disposizioni per la promozione dell’efficienza energetica, attribuendo un ruolo importante alla riqualificazione energetica degli immobili pubblici ed agli acquisti pubblici di apparecchiature ad alta efficienza energetica;
Ritenuto che le diagnosi e le certificazioni energetiche siano un valido strumento per assicurare l’efficacia e la sostenibilita’ finanziaria degli interventi di cui al presente decreto;
Considerata la necessita’ di assicurare coerenza al sistema degli incentivi, raccordando, in particolare, la disciplina dei contributi di cui al presente decreto con quella delle detrazioni fiscali di cui all’art. 1, commi da 344 a 347, della legge del 27 dicembre 2007, n. 296, e dei certificati bianchi;
Considerata la semplificazione procedurale adottata con l’art. 1, comma 24, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e con l’art. 31 della legge 23 luglio 2009, n. 99, in merito alla certificazione energetica per l’accesso alle detrazioni fiscali di cui all’art. 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2007, n. 296;
Considerato che, in base all’art. 28 del decreto legislativo n. 28/2011, l’incentivo e’ commisurato all’energia termica prodotta da fonti rinnovabili, ovvero ai risparmi energetici generati dagli interventi e puo’ essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione ed i contributi in conto interesse;
Considerato che le pubbliche amministrazioni non possono avvalersi delle detrazioni fiscali e che, per tali soggetti, risulta complesso l’accesso al sistema incentivante dei certificati bianchi;
Considerata necessaria una fase di prima applicazione e di monitoraggio dei risultati e delle risposte ottenute con il nuovo regime di incentivi oggetto del presente decreto, al fine di determinare i contingenti per ciascuna applicazione di cui all’art. 28, comma 2, lettera c) del decreto legislativo n. 28/2011;
Ritenuto di definire il perimetro degli interventi oggetto degli incentivi disposti dal presente decreto in modo da creare uno strumento unico ed omogeneo, nonche’ di maggiore efficacia, per tutti gli interventi di produzione di energia termica rinnovabile e da evitare sovrapposizioni con gli interventi per l’efficienza energetica negli edifici che possono essere oggetto delle detrazioni fiscali, anche al fine di ridurre il costo gestionale e dei controlli e l’onere ricadente sulle tariffe del gas naturale;
Ritenuto che i successivi decreti di aggiornamento previsti nel decreto legislativo n. 28/2011 potranno considerare un’eventuale modifica dell’ambito di applicazione del presente decreto, anche in considerazione dell’evoluzione della normativa sulle detrazioni fiscali;
Acquisita l’intesa della Conferenza unificata nella riunione del 6 dicembre 2012;

Decreta:

Art. 1 Finalita’ e ambito di applicazione

1. In attuazione dell’art. 28 del decreto legislativo n. 28/2011, il presente decreto disciplina l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, come di seguito definiti, realizzati a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto, ai fini del raggiungimento degli obiettivi specifici previsti dai Piani di azione per le energie rinnovabili e per l’efficienza energetica di cui all’art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 28/2011.
2. Le misure di incentivazione di cui al presente decreto sono sottoposte ad aggiornamento periodico con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e, per i profili di competenza, con il Ministro delle politiche agricole e forestali, d’intesa con la Conferenza unificata, secondo i tempi indicati all’art. 28, comma 2, lettera g) del decreto legislativo n. 28/2011.
3. Trascorsi sessanta giorni dal raggiungimento di un impegno di spesa annua cumulata pari a 200 milioni di euro per incentivi riconosciuti ad interventi realizzati o da realizzare da parte dei soggetti di cui all’art. 3, comma 1, lettera a), non sono accettate ulteriori richieste di accesso agli incentivi di cui al presente decreto, da parte di tali soggetti, fino all’entrata in vigore dell’aggiornamento di cui al comma 2.
4. Trascorsi sessanta giorni dal raggiungimento di un impegno di spesa annua cumulata pari a 700 milioni di euro per incentivi riconosciuti ad interventi realizzati da parte di soggetti di cui all’art. 3, comma 1, lettera b), non sono accettate ulteriori richieste di accesso agli incentivi di cui al presente decreto, da parte di tali soggetti, fino all’entrata in vigore dell’aggiornamento di cui al comma 2.

Art. 2 Definizioni

1. Ai fini dell’applicazione del presente decreto valgono le definizioni di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, ai provvedimenti attuativi e alle successive modifiche ed integrazioni, nonche’ di cui ai decreti legislativi 3 marzo 2011, n. 28, e 30 maggio 2008, n. 115. Valgono inoltre le seguenti definizioni:
a) potenza termica nominale di un impianto termico: somma delle potenze nominali, come dichiarate dal costruttore, degli impianti oggetto dell’intervento. Valgono inoltre le definizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, art. 1, lettere q), r), s) e t);
b) interventi di piccole dimensioni di incremento dell’efficienza energetica: interventi di cui all’art. 4, comma 1, che soddisfano i requisiti previsti dall’allegato I;
c) intervento di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e con sistemi ad alta efficienza: interventi di installazione di impianti termici di cui all’art. 4, comma 2, lettera a) e lettera b), con potenza termica nominale complessiva, con riferimento al singolo edificio, unita’ immobiliare, fabbricato rurale o serra, inferiore a 1000 kW. Per gli interventi di cui all’art. 4, comma 2, lettera c), si intendono esclusivamente gli interventi di installazione di impianti solari termici con superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadrati;
d) superficie solare lorda: superficie totale dei collettori solari;
e) interventi sull’involucro di edifici esistenti: interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unita’ immobiliari esistenti, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture, anche inclinate, e pavimenti), finestre comprensive di infissi, strutture tutte delimitanti il volume riscaldato, installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi e mobili, verso l’esterno e con esposizione da Est-Sud-Est (ESE) a Ovest (O) che rispettano i requisiti di cui all’allegato I del presente decreto;
f) interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti di cui al successivo art. 4 e contestuale messa a punto ed equilibratura dei sistemi di distribuzione, regolazione e controllo, ed introduzione, nel caso di impianti centralizzati al servizio di piu’ unita’ immobiliari, di un efficace sistema di contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata e conseguente ripartizione delle spese;
g) edifici esistenti e fabbricati rurali esistenti: edifici e fabbricati rurali, comprese le pertinenze, iscritti al catasto edilizio urbano o per i quali sia stata dichiarata la fine lavori e sia stata presentata la richiesta di iscrizione al catasto edilizio urbano antecedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto o per i quali sia stata dichiarata la fine lavori antecedentemente alla data di emanazione del presente decreto e sia stata avviata la procedura di affidamento dell’incarico ad un professionista, la procedura di accatastamento dell’immobile in data antecedente alla data di presentazione dell’istanza di incentivazione;
h) superficie utile: superficie lorda climatizzata, misurata al netto delle murature esterne e al lordo delle pareti divisorie;
i) scheda-contratto: modello informatico di contratto riportante le condizioni e le modalita’ di accesso agli incentivi, redatto in base al contratto-tipo di cui all’art. 28, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 28/2011;
j) scheda-domanda: modello informatico di scheda anagrafica che caratterizza tecnicamente gli interventi realizzati, gli edifici ed i soggetti coinvolti, resa disponibile dal GSE tramite il portale Internet di cui all’art. 14, comma 1 del decreto legislativo n. 28/2011;
k) impegno di spesa annua cumulata: sommatoria degli incentivi annui che GSE si impegna a riconoscere, in attuazione del presente decreto, a ognuno dei soggetti ammessi. Per le amministrazioni pubbliche, la spesa annua cumulata indicata all’art. 1, comma 3, comprende anche le risorse impegnate dal GSE prima della realizzazione dell’intervento, secondo la procedura di cui all’art. 7, comma 3;
l) tecnico abilitato: soggetto abilitato alla progettazione di edifici ed impianti nell’ambito delle competenze ad esso attribuite dalla legislazione vigente ed iscritto agli specifici ordini e collegi professionali;
m) soggetto responsabile: soggetto che ha sostenuto le spese per l’esecuzione degli interventi di cui al presente decreto e che ha diritto all’incentivo e stipula il contratto con il GSE per mezzo della scheda di cui alla lettera i); puo’ operare attraverso un soggetto delegato, di cui alla successiva lettera n), per la compilazione della scheda-domanda di cui alla lettera j) e per la gestione dei rapporti contrattuali con il GSE;
n) soggetto delegato: persona fisica o giuridica che opera, tramite delega, per nome e per conto del soggetto responsabile sul portale predisposto dal GSE; puo’ coincidere con il tecnico abilitato;
o) amministrazioni pubbliche: tutte le amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, compresi gli ex Istituti autonomi case popolari comunque denominati e trasformati dalle regioni;
p) GSE: «Gestore dei servizi energetici S.p.a.», soggetto responsabile della gestione degli incentivi di cui al presente decreto;
q) esecuzione a regola d’arte: interventi e prestazioni eseguite e/o fornite secondo quanto previsto dalle vigenti normative tecniche in riferimento alle opere e/o prestazioni realizzate e/o fornite.

Art. 3 Soggetti ammessi

1. Sono ammessi agli incentivi previsti dal presente decreto:
a) le amministrazioni pubbliche, relativamente alla realizzazione di uno o piu’ degli interventi di cui all’art. 4;
b) i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, relativamente alla realizzazione di uno o piu’ degli interventi di cui all’art. 4, comma 2.
2. I soggetti di cui al comma 1, ai fini dell’accesso agli incentivi, possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi o di un contratto di rendimento energetico ovvero di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO.

Art. 4 Tipologie di interventi incentivabili

1. Sono incentivabili, alle condizioni e secondo le modalita’ di cui all’allegato I, ivi comprese le spese ammissibili di cui all’art. 5, i seguenti interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unita’ immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione:
a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
c) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
2. Sono incentivabili, alle condizioni e secondo le modalita’ di cui all’allegato II, ivi comprese le spese ammissibili di cui all’art. 5, i seguenti interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
3. Gli interventi realizzati ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui all’art. 11 del decreto legislativo n. 28/2011 accedono agli incentivi previsti al presente decreto limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto dei medesimi obblighi.

Art. 5 Spese ammissibili ai fini del calcolo dell’incentivo

1. Per gli interventi incentivabili di cui all’art. 4, concorrono alla determinazione delle spese ammissibili ai fini dell’incentivo quelle di seguito elencate, comprensive di IVA, dove essa costituisca un costo:
a) per gli interventi impiantistici concernenti la produzione di acqua calda, anche se destinata, con la tecnologia solar cooling, alla climatizzazione estiva:
smontaggio e dismissione dell’impianto esistente, parziale o totale. Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, nonche’ delle opere idrauliche e murarie necessarie per la realizzazione a regola d’arte degli impianti organicamente collegati alle utenze;
b) per gli interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale:
smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale, fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, di impianti di climatizzazione invernale o di produzione di acqua calda sanitaria preesistenti nonche’ i sistemi di contabilizzazione individuale. Negli interventi ammissibili sono compresi, oltre a quelli relativi al generatore di calore, anche gli eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di estrazione ed alimentazione dei combustibili nonche’ sui sistemi di emissione. Sono inoltre comprese tutte le opere e i sistemi di captazione per impianti che utilizzino lo scambio termico con il sottosuolo;
c) per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi costituenti l’involucro edilizio, comprensivi delle opere provvisionali ed accessorie:
i. fornitura e messa in opera di materiale coibente per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
ii. fornitura e messa in opera di materiali ordinari, necessari alla realizzazione di ulteriori strutture murarie a ridosso di quelle preesistenti realizzate contestualmente alle opere di cui al punto i), per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti;
iii. demolizione e ricostruzione dell’elemento costruttivo, ove coerente con gli strumenti urbanistici vigenti;
d) per gli interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica U di chiusure apribili o assimilabili, quali porte, finestre e vetrine, anche se non apribili, comprensive di infissi e di eventuali sistemi di schermatura e/o ombreggiamento integrati nell’infisso stesso:
i. fornitura e messa in opera di nuove chiusure apribili o assimilabili;
ii. miglioramento delle caratteristiche termiche dei componenti vetrati esistenti, con integrazioni e sostituzioni;
e) per gli interventi che comportino la riduzione dell’irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo:
i. fornitura e messa in opera di tende tecniche, schermature solari esterne regolabili (mobili) o assimilabili;
ii. fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo;
f) prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere da a) a e) e per la redazione di diagnosi energetiche e di attestati di certificazione energetica relativi agli edifici oggetto degli interventi, come specificato all’art. 15.

Art. 6 Ammontare e durata dell’incentivo

1. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, gli interventi di cui all’art. 4 sono incentivati in rate annuali costanti, per la durata definita nella tabella A, secondo le modalita’ di cui agli allegati al presente decreto:

Tabella A – Soggetti ammessi e durata dell’incentivo in anni in base alla tipologia diintervento
Tabella A – Soggetti ammessi e durata dell’incentivo in anni in base alla tipologia di
intervento

2. Nel rispetto dei valori massimi raggiungibili dall’incentivo totale previsti negli allegati al presente decreto, nel caso di piu’ interventi eseguiti contestualmente, l’ammontare dell’incentivo e’ pari alla somma degli incentivi relativi ai singoli interventi.
3. Nel caso in cui l’ammontare totale dell’incentivo sia non superiore a € 600, il GSE corrisponde l’incentivo in un’unica annualita’.
4. Per le sole aziende agricole puo’ essere incentivata, oltre alla sostituzione, l’installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomassa, secondo le modalita’ di cui agli allegati al presente decreto.

Art. 7 – Procedura di accesso agli incentivi

1. Ai fini dell’accesso agli incentivi di cui al presente decreto, il soggetto responsabile presenta domanda al GSE attraverso la scheda-domanda, resa disponibile dallo stesso GSE tramite il portale Internet di cui all’art. 14, comma 1 del decreto legislativo n. 28/2011.
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, la domanda di cui al comma 1 e’ presentata entro sessanta giorni dalla data di effettuazione dell’intervento o di ultimazione dei lavori, ovvero entro i sessanta giorni successivi alla data in cui e’ resa disponibile sul portare del GSE la scheda-domanda di cui al comma 1, pena la non ammissibilita’ ai medesimi incentivi.
3. Le amministrazioni pubbliche, in alternativa alla procedura di accesso diretto agli incentivi previsti al comma 2, possono presentare la domanda al GSE, attraverso una scheda domanda a preventivo, gia’ all’atto della definizione del contratto di rendimento energetico con la ESCO o della convenzione con «Consip S.p.a.» o con la centrale di acquisti regionale per l’affidamento del servizio energia, integrato con la riqualificazione energetica dei sistemi interessati. In tal caso, alla domanda e’ allegata, oltre a quanto previsto dal comma 6, con riferimento all’intervento da eseguire, copia del contratto firmato da entrambe le parti ed immediatamente esecutivo. Tale domanda e’ firmata dal soggetto responsabile e deve contenere l’impegno ad eseguire i lavori nei termini temporali previsti dal contratto. In particolare, a pena di decadenza al diritto alla prenotazione dell’incentivo, il soggetto responsabile deve:
a) entro sessanta giorni dalla data di accettazione della prenotazione dell’intervento previsto, comunicata dal GSE, presentare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’ che attesti l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’intervento previsto;
b) entro dodici mesi dalla data di accettazione della prenotazione dell’intervento previsto, comunicata dal GSE, presentare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’ che attesti la conclusione dei lavori di realizzazione dell’intervento previsto.
Se la domanda e’ accettata, il GSE procede ad impegnare a favore del richiedente la somma corrispondente all’incentivo spettante al momento della presentazione della dichiarazione di cui alla lettera a), fermo restando che l’effettiva erogazione degli incentivi avverra’ ad intervento effettuato come previsto al comma 6. Alla procedura d’accesso di cui al presente comma, e’ riservato un contingente di spesa cumulata annua per incentivi non superiore al 50% di quanto previsto all’art. 1, comma 3; il GSE accetta le domande presentate fino al sessantesimo giorno successivo al raggiungimento di tale contingente di spesa e provvede a dare evidenza separata sul proprio sito Internet del volume di risorse impegnate a tale scopo.
4. Gli interventi di cui all’art. 4, comma 2, lettere a) e b) che prevedano una potenza termica nominale complessiva, con riferimento al singolo edificio, unita’ immobiliare, fabbricato rurale o serra, maggiore di 500 kW ed inferiore o uguale a 1000 kW, accedono ai meccanismi di incentivazione stabiliti dal presente decreto, previa iscrizione in appositi registri, secondo le modalita’ di cui all’allegato IV. Alla procedura d’accesso di cui al presente comma, e’ riservato un contingente di spesa cumulata annua per incentivi non superiore a 7 milioni di euro per i soggetti di cui all’art. 1, comma 3 e non superiore a 23 milioni per i soggetti di cui all’art. 1, comma 4, ove disponibili alla data di pubblicazione del bando di cui all’allegato IV.
5. La domanda di cui al comma 1 indica in modo chiaro il tipo di intervento effettuato e la spesa totale ammissibile consuntivata per la realizzazione dell’intervento ed e’ firmata dal soggetto responsabile, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, accompagnata, ove richiesto, da copia di un documento di identita’ in corso di validita’ dello stesso.
6. Il soggetto responsabile, attraverso la scheda-domanda, fornisce informazioni su uno o piu’ dei seguenti documenti, che potranno essere richiesti dal GSE anche in formato cartaceo o elettronico, in base a quanto richiesto per ciascun tipo di intervento dagli allegati 1 e 2 e secondo le modalita’ applicative di cui all’art. 8, comma 2:
a) attestato di certificazione energetica, ove previsto ai sensi dell’art. 15, comma 1, redatto secondo quanto definito nel decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modifiche ed integrazioni, ovvero attestati di certificazione redatti in conformita’ a procedure e sistemi di certificazione regionali vigenti, ove presenti;
b) schede tecniche dei componenti o delle apparecchiature installate, come fornite dal produttore, dalle quali risulti l’osservanza dei requisiti prescritti;
c) asseverazione di un tecnico abilitato che attesti il corretto dimensionamento del generatore di calore nonche’ la rispondenza dell’intervento ai pertinenti requisiti tecnici e prestazionali indicati negli allegati del presente decreto. Per gli interventi di cui all’art. 4, comma 1, lettera a), tale asseverazione puo’ essere compresa nell’ambito di quella resa dal direttore lavori sulla conformita’ al progetto delle opere realizzate, obbligatoria ai sensi dell’art. 8, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modifiche e integrazioni. Nel caso di interventi di cui all’art. 4, comma 1, lettera c) e comma 2, lettere da a) a c), con potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW o superficie solare lorda inferiore o uguale a 50 metri quadrati, nonche’ all’art. 4, comma 2, lettera d), l’asseverazione puo’ essere sostituita da una dichiarazione del soggetto responsabile, corredata da una certificazione dei produttori degli elementi impiegati, che attesti il rispetto dei requisiti minimi, relativi allo specifico intervento, come descritti negli allegati al presente decreto;
d) fatture attestanti le spese sostenute per gli interventi oggetto della richiesta d’incentivazione e relative ricevute di bonifici bancari o postali effettuati per il pagamento, dai quali risultino la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto responsabile e il codice fiscale ed il numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico e’ effettuato. La somma degli importi deve corrispondere alla spesa totale consuntivata, come indicata nella domanda di ammissione di cui al comma 1;
e) diagnosi energetica, ove prevista, redatta ai sensi dell’art. 15, comma 1;
f) ove il soggetto responsabile acceda alla procedura di incentivazione attraverso proprio delegato: delega firmata dal soggetto responsabile;
g) ove il soggetto responsabile sia una ESCO, copia dell’accordo contrattuale recante l’eventuale avvenuto finanziamento tramite terzi ovvero copia del contratto di rendimento energetico da cui sia possibile evincere le spese sostenute dalla ESCO per gli interventi di efficienza energetica;
h) dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’, resa ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di non incorrere nel divieto di cumulo di cui all’art. 12, comma 1, del presente decreto. Nell’ambito di tale dichiarazione sostitutiva, il soggetto responsabile e’ tenuto altresi’ a dichiarare eventuali incentivi aggiuntivi percepiti, a impegnarsi a non richiedere o percepire, successivamente alla sottoscrizione della scheda contratto di cui al comma 6, alcun ulteriore incentivo non cumulabile con quelli di cui e’ beneficiario e a rendersi disponibile ai controlli di cui all’art. 14;
i) ottenimento del titolo autorizzativo, ove previsto;
j) dichiarazione di conformita’ dell’impianto, ove prevista, ai sensi dell’art. 7 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, redatta da un installatore avente i requisiti professionali di cui all’art. 15 del decreto legislativo n. 28/2011;
k) certificato del corretto smaltimento degli impianti oggetto di sostituzione e smaltimento, ove previsto;
l) certificato rilasciato dal produttore attestante il rispetto dei livelli emissivi in atmosfera, ai fini dell’applicazione del fattore premiante, distinto per tipologia installata, ove previsto.
Nel caso di amministrazione pubbliche che optano per il sistema di accesso indicato al comma 3, i dati consuntivi sopra citati sono da intendersi come massimali a preventivo, fermo restando che al termine dell’opera dovra’ essere presentata la scheda-domanda relativa all’intervento come realizzato, fornendo tutti i corrispondenti dati a consuntivo.
7. I dati inseriti nella scheda-domanda di cui al comma 1 sono sottoposti ad una prima verifica, in forma automatica, di rispondenza ai requisiti minimi per gli interventi, specificati negli allegati al presente decreto, e di congruita’ dei costi dell’intervento. In caso di esito negativo di tale verifica, la domanda e’ respinta, dando comunicazione delle motivazioni al soggetto responsabile. In ogni caso, resta ferma la possibilita’ delle verifiche di cui all’art. 14.
8. A completamento della procedura di cui ai commi 1, 2, 6 e 7, e’ resa disponibile al soggetto responsabile la scheda contratto di cui all’art. 2, comma 1, lettera i). Il soggetto responsabile prende visione delle condizioni contenute nella scheda contratto e, previa accettazione informatica della stessa, accede al regime incentivante. Il soggetto responsabile ottiene copia informatica della scheda contratto contenente il codice identificativo dell’intervento effettuato, utile per i successivi contatti con il GSE. La scheda contratto e’ firmata dal soggetto responsabile, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, ed e’ accompagnata, ove richiesto, da copia di un documento di identita’ in corso di validita’ dello stesso.
9. L’incentivo di cui all’art. 6 e’ corrisposto dal GSE secondo le modalita’ e tempistiche stabilite nelle regole applicative di cui all’art. 8, comma 2 e richiamate nella scheda contratto di cui al comma 5.
10. Il GSE aggiorna con continuita’ sul portale di cui al comma 1, il contatore riportante l’impegno di spesa annua cumulata raggiunta per l’erogazione degli incentivi di cui al presente decreto.
11. Al fine di facilitare l’accesso delle amministrazioni pubbliche all’incentivo di cui al presente decreto, il GSE, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, e sulla base dei contratti tipo di cui al comma 12, predispone e pubblica sul proprio portale un elenco di ESCO interessate alla loro implementazione, ai fini della realizzazione e del finanziamento degli interventi incentivabili ai sensi dell’art. 4. L’iscrizione a tale elenco, aggiornato su base trimestrale, e’ volontaria e aperta a tutti gli interessati. Questi dovranno fornire al GSE, al fine della pubblicazione, tutte le informazioni per una completa e corretta informativa alle amministrazioni, quali, a titolo di esempio non esclusivo, sede legale e sedi operative, capitale sociale, strutture operative ed ambito territoriale di operativita’, esperienze maturate nel settore specifico e referenze per lavori gia’ svolti, impegnandosi altresi’ ad informare tempestivamente il GSE di ogni eventuale variazione.
12. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto «Consip S.p.a.» e le regioni, anche con il coinvolgimento dell’ANCI, tenuto conto delle norme tecniche di cui all’art. 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, sviluppano congiuntamente contratti tipo di rendimento energetico, tra le amministrazioni pubbliche, le ESCO e gli enti finanziatori al fine di facilitare l’accesso agli incentivi per l’efficienza energetica e la produzione di calore da fonti rinnovabili. Per tale adempimento «Consip S.p.a.» puo’ avvalersi del supporto tecnico dell’ENEA. Tali modelli contrattuali sono resi disponibili anche dal GSE sul proprio portale.

Art. 8 Adempimenti a carico del GSE

1. Il GSE e’ responsabile dell’attuazione e della gestione del sistema di incentivazione nel rispetto delle disposizioni del presente decreto.
2. Il GSE provvede all’assegnazione, all’erogazione, alla revoca degli incentivi secondo modalita’ e tempistiche specificate in apposite regole applicative, pubblicate dal GSE entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.
3. Il GSE cura l’effettuazione delle verifiche, ai sensi dell’art. 42 del decreto legislativo n. 28/2011, segnala alle autorita’ competenti, ivi inclusa l’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas, gli esiti delle istruttorie per l’eventuale applicazione delle sanzioni nelle loro competenze, nel rispetto dell’art. 14. Nell’esecuzione di questa attivita’ i funzionari del GSE, o i soggetti da questo preposti, rivestono la qualifica di pubblico ufficiale.
4. Per lo svolgimento delle attivita’ di cui ai commi precedenti e per la completa attuazione del presente decreto, il GSE puo’ avvalersi, oltre che delle societa’ da esso controllate, anche di altre societa’ e/o enti di comprovata esperienza e si avvale, tramite apposite convenzioni, di ENEA per le attivita’ di cui all’art. 9 e del CTI per le attivita’ di cui al comma 5.
5. Il GSE, entro un anno dall’entrata in vigore del presente decreto, predispone, anche in collaborazione con il CTI e le regioni, le linee guida per l’installazione di contatori termici per la contabilizzazione e la trasmissione telematica dei dati relativi all’energia termica prodotta. Le suddette linee guida, sentite le regioni, saranno impiegate ai fini dell’applicazione di un sistema di contabilizzazione del calore nelle successive revisioni del presente decreto, come previste all’art. 1, comma 2.
6. Il GSE, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, fornisce all’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas gli elementi per la definizione della scheda-contratto di cui all’art. 28, comma 1, lettera e), del decreto legislativo n. 28/2011.
7. Il GSE pubblica la «scheda-domanda» di cui all’art. 7, comma 1, entro i trenta giorni successivi alla predisposizione dei contenuti tecnici da parte di ENEA e comunque entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.
8. Il GSE predispone, con supporto specialistico di ENEA, la relazione annuale sul funzionamento del sistema incentivante secondo quanto previsto dall’art. 13, comma 2.

Art. 9 Adempimenti a carico dell’Unita’ tecnica per l’efficienza energetica dell’ENEA

1. ENEA in qualita’ di organismo tecnico e’ chiamato, ai sensi della convenzione con il GSE, di cui all’art. 8, comma 4, a svolgere i seguenti adempimenti:
a) entro quarantacinque giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, predispone i contenuti tecnici del portale e della scheda-domanda dedicati all’attuazione del presente decreto, comprendenti i controlli automatici, tecnici e amministrativi di congruenza e compatibilita’, di cui all’art. 7, commi 1 e 2, e ai successivi allegati, ivi inclusi esempi di compilazione documentale, la modulistica necessaria allo svolgimento completo delle procedure di accesso agli incentivi nonche’ le sezioni tematiche informative (fonti rinnovabili, efficienza energetica), giuridiche e amministrative di ausilio a tutti soggetti interessati, compresi esempi di compilazione documentale;
b) conformemente all’art. 8, comma 3, partecipa all’attuazione delle verifiche per le attivita’ tecnico-amministrative relative all’art. 14, comma 1, compreso il supporto specialistico al GSE nel rapporto con i soggetti responsabili volto alla richiesta di chiarimenti e di documentazione integrativa;
c) fornisce al GSE informazioni necessarie per la gestione delle procedure inerenti l’attuazione del sistema di incentivazione di cui al comma 1 dell’art. 8, tra cui l’evidenza di anomalie, le difformita’ e quanto altro si riscontri nelle richieste di incentivo, significativo per l’erogazione o la revoca dello stesso;
d) fornisce supporto specialistico al GSE per le funzioni di monitoraggio dell’attivita’ di incentivazione;
e) svolge, in supporto al GSE, parte dei controlli in situ (ispezioni) mirati e a campione come previsto dall’art. 14, comma 1;
f) fornisce il supporto specialistico al GSE per la predisposizione della relazione annuale sul funzionamento del sistema incentivante secondo quanto previsto dall’art. 13, comma 2;
g) in collaborazione con le regioni e il CTI, predispone:
i. entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un modello di diagnosi energetica di alta qualita’, specifico per gli edifici, per gli adempimenti di cui al comma 1, nelle modalita’ previste dalle norme tecniche UNI vigenti;
ii. le metodologie per determinare energia prodotta o risparmiata con la realizzazione degli interventi a partire dai dati depositati con la richiesta formale di incentivo dal soggetto interessato.

Art. 10 Adempimenti a carico del soggetto responsabile

1. Ai fini dei controlli amministrativi e tecnici svolti dal GSE, nonche’ ai fini dell’accertamento da parte delle autorita’ competenti, il soggetto responsabile che presenta richiesta di incentivo deve conservare, per tutta la durata dell’incentivo stesso e per i cinque anni successivi all’erogazione dell’ultimo importo, garantendone la corretta conservazione al fine del riscontro, gli originali dei documenti di cui all’art. 7, comma 6, lettere da a) a l), di quelli previsti negli allegati al presente decreto, nonche’ le fatture attestanti le spese effettivamente sostenute e le relative ricevute dei bonifici bancari o postali effettuati per il pagamento, comprese quelle per l’acquisto delle biomasse finalizzate all’alimentazione degli impianti incentivati. Se le cessioni di beni e le prestazioni di servizi sono effettuate da soggetti non tenuti all’osservanza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, la prova delle spese puo’ essere costituita da altra idonea documentazione.

Art. 11 Adempimenti dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas

1. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, l’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas predispone il contratto tipo ai fini di cui all’art. 28, lettera e), comma 1, del decreto legislativo n. 28/2011.
2. L’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas definisce le modalita’ con le quali le risorse per l’erogazione degli incentivi di cui al presente decreto trovano copertura a valere sul gettito delle componenti delle tariffe del gas naturale, secondo criteri di degressivita’ rispetto ai consumi.
3. L’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas provvede alla copertura dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attivita’ attribuite ai sensi del presente decreto da GSE ed ENEA e non coperti dalle entrate previste all’art. 17 o da altre risorse, ivi compresi gli oneri derivanti dall’attuazione dell’art. 7, comma 12 e art. 16, comma 2.

Art. 12 Cumulabilita’

1. L’incentivo puo’ essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse. Limitatamente agli edifici pubblici ad uso pubblico, tali incentivi sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
2. Nei casi di interventi beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l’incentivo previsto dal presente decreto e’ attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente.

Art. 13 Monitoraggio e relazioni

1. Al fine di monitorare il raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia termica da fonte rinnovabile e di efficienza energetica di cui all’art. 1, comma 1, il GSE, in collaborazione con ENEA, dalla data di attivazione del portale di cui all’art. 7, comma 1, aggiorna con continuita’ su di esso:
a) i dati relativi alle richieste formali di incentivo depositate, ripartiti per tipologia di intervento, con i relativi parametri significativi, i dati statistici aggregati a livello nazionale e regionale e le conseguenti valutazioni relative all’energia prodotta o risparmiata e alle emissioni evitate di gas serra;
b) il valore annuo di esborso per incentivi, il valore dei costi degli incentivi per intervento e cumulati nonche’ le proiezioni cumulate del costo dell’incentivo negli anni di loro durata.
2. Entro il 30 aprile di ogni anno il GSE, con il supporto specialistico di ENEA, predispone e trasmette al Ministero dello sviluppo economico e alle regioni una relazione sul funzionamento del sistema incentivante di cui al presente decreto. La relazione contiene fra l’altro informazioni sul numero delle domande pervenute, numero degli interventi realizzati, valore degli investimenti realizzati, entita’ degli incentivi erogati e stima dell’onere previsto per gli anni futuri, risparmi di energia primaria realizzati e energia termica prodotta attraverso gli interventi nonche’ le emissioni di gas serra evitate, evidenziando i costi evitati per forniture energetiche, entita’ ed esiti dei controlli effettuati, distinti per tipologia d’intervento e regione. GSE condivide le banche dati, organizzate a livello regionale, con le regioni interessate e le rappresentanze di ANCI e UPI.
3. In attuazione dell’art. 40, comma 7 del decreto legislativo n. 28 del 2011, entro la fine del 2013 e successivamente ogni due anni l’ENEA sottopone all’approvazione del Ministero dello sviluppo economico uno specifico programma biennale di monitoraggio concernente lo stato e le prospettive delle tecnologie per la produzione di calore, nonche’ lo stato e le prospettive delle tecnologie rilevanti in materia di efficienza energetica, con riguardo particolare alla disponibilita’ di nuove opzioni tecnologiche, ai costi commerciali attesi nel medio e lungo periodo di tali sistemi innovativi e al potenziale nazionale residuo di fonti rinnovabili termiche e di efficienza energetica. Il consuntivo delle attivita’ e dei costi sostenuti e’ approvato dal Ministero dello sviluppo economico e trasmesso all’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas ai fini dell’applicazione dell’art. 40, comma 8, del decreto legislativo n. 28 del 2011, e al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Art. 14 Verifiche, controlli e sanzioni

1. Il GSE cura l’effettuazione dei controlli sugli interventi incentivati per il tramite sia di verifiche documentali sia di controlli in situ (ispezioni), al fine di accertarne la regolarita’ di realizzazione e gestione sulla base di un programma annuale, di cui fornisce comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Le attivita’ di controllo possono essere effettuate attraverso il supporto di ENEA, di soggetti concessionari di pubblico servizio e di altri organi specializzati, attraverso un metodo a campione per un totale non inferiore all’1 per cento delle richieste approvate.
2. Nel caso in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli di cui al comma 1 siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, il GSE dispone il rigetto dell’istanza ovvero la decadenza degli incentivi nonche’ il recupero delle somme gia’ erogate, e applica al soggetto responsabile le misure di cui all’art. 23, comma 3, del decreto legislativo n. 28/2011, provvedendo, ai sensi dell’art. 42 del medesimo decreto, a segnalare le istruttorie alle autorita’ competenti, ivi inclusa l’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas, ai fini dell’irrogazione delle eventuali sanzioni.
3. Al fine di garantire un efficace controllo del divieto di cumulo di cui all’art. 12, comma 1, per gli interventi di cui all’art. 4, comma 2, il GSE trasmette i nominativi dei beneficiari e i dati relativi all’intervento incentivato all’ENEA e all’Agenzia delle entrate.

Art. 15 Diagnosi e certificazione energetica

1. Nel caso di realizzazione di interventi di cui all’art. 4, comma 1, lettera a), le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l’intervento e da certificazione energetica successiva. Nel caso di realizzazione di interventi di cui all’art. 4, comma 1, lettere da b) a d) e comma 2, lettere da a) a c), quando l’intervento stesso e’ realizzato su interi edifici con impianti di riscaldamento di potenza nominale totale del focolare maggiori o uguali a 100 kW, le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l’intervento e da certificazione energetica successiva.
2. La certificazione energetica degli edifici e’ redatta nel rispetto delle vigenti disposizioni nazionali o regionali, ove presenti.
3. Le spese sostenute per la diagnosi e certificazione energetica dalle amministrazioni pubbliche per gli adempimenti di cui al comma 1, nel rispetto di quanto indicato all’allegato III, sono incentivate nella misura del cento per cento della spesa.
4. Le spese sostenute per la diagnosi e certificazione energetica dai soggetti di cui all’art. 3, comma 2, per gli adempimenti di cui al comma 1, nel rispetto di quanto indicato all’allegato III, sono incentivate nella misura del cinquanta per cento della spesa.
5. L’incentivo di cui al comma 3 e al comma 4 non concorre alla determinazione dell’incentivo complessivo nei limiti del valore massimo erogabile.

Art. 16 Misure di accompagnamento

1. Per favorire la definizione di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, pubblico e segnatamente dell’edilizia residenziale pubblica, il Ministero dello sviluppo economico ed il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare definiscono, anche in collaborazione con altri enti ed associazioni comprese le rappresentanze degli enti locali, specifiche misure di accompagnamento e interventi di sensibilizzazione e formazione, anche nell’ambito di programmi nazionali e interregionali destinati alla promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica di cui sono titolari. Essi definiscono altresi’, in collaborazione con «Consip S.p.a.» e le regioni, modelli contrattuali volontari tra enti proprietari ed inquilini che favoriscano il ricorso al finanziamento tramite terzi per interventi incentivabili ai sensi del presente decreto.
2. L’ENEA promuove la conoscenza delle opportunita’ offerte dal presente decreto e mette a disposizione dei soggetti destinatari degli incentivi di cui al presente decreto, in coordinamento con le regioni e gli enti locali e con la «Consip S.p.a.», gli strumenti utili a sollecitare l’effettuazione degli interventi di riqualificazione energetica, ivi inclusi modelli di diagnosi energetica e di verifica e misurazione dei risultati ottenuti.
3. Le regioni e gli enti locali promuovono, ciascuno per le proprie competenze, programmi di interventi incentivabili ai sensi del presente decreto, eventualmente concorrendo anche al finanziamento delle spese per la quota non sostenuta dagli incentivi statali, secondo criteri di priorita’ per interventi integrati di efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile nell’edilizia pubblica e per la riqualificazione dell’edilizia sociale.
4. Al fine di favorire la diffusione degli impianti di climatizzazione e scaldacqua utilizzanti pompe di calore elettriche e al fine di consentire la riduzione delle emissioni inquinanti locali, favorendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi di cui al decreto ministeriale del 15 marzo 2012, entro novanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, l’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas definisce tariffe elettriche specifiche per l’utilizzo di tali impianti.

Art. 17 Corrispettivo per la copertura dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attivita’ di cui al presente decreto

1. Ai fini della copertura delle attivita’ svolte dal GSE e dall’ENEA in merito ai dati e alle informazioni fornite dai soggetti responsabili nonche’ ai controlli sugli interventi e in generale a tutte le attivita’ gestionali, amministrative, di verifica e controllo finalizzate all’erogazione degli incentivi di cui al presente decreto, il soggetto responsabile e’ tenuto a corrispondere un corrispettivo pari all’1 per cento del valore del contributo totale spettante al medesimo soggetto, trattenuto come somma a valere sulle rate annuali cui ha diritto il soggetto responsabile dell’intervento, con un massimale pari a 150 €.

Art. 18 Disposizioni finali

1. Il presente decreto, di cui gli allegati sono parte integrante, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato ed entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 28 dicembre 2012

Il Ministro
dello sviluppo economico
Passera
Il Ministro dell’ambiente
e della tutela del territorio
e del mare
Clini
Il Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali
Catania

 

Allegato I
Criteri di ammissibilita’ e calcolo degli incentivi per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica

1. Criteri di ammissibilità
Nelle tabelle sottostanti si riportano i requisiti di soglia per l’accesso agli incentivi di cui all’articolo 4, comma 1, del presente decreto.

Tabella 1 - Valori di trasmittanza massimi consentiti per l’accesso agli incentivi
Tabella 1 – Valori di trasmittanza massimi consentiti per l’accesso agli incentivi
Tabella 2 - Requisiti tecnici di soglia minimi consentiti per l’accesso agli incentivi
Tabella 2 – Requisiti tecnici di soglia minimi consentiti per l’accesso agli incentivi

ALLEGATO II – Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed incremento dell’efficienza energetica

1. Criteri di ammissibilità
Di seguito si riportano i requisiti di soglia e le modalità di calcolo per l’accesso agli incentivi relativi agli interventi di cui all’articolo 4, comma 2 del presente decreto.
1.1 Pompe di calore
Per le pompe di calore, l’accesso agli incentivi di cui al presente decreto é consentito a condizione che le predette pompe di calore soddisfino i seguenti requisiti:
a) per le pompe di calore elettriche il coefficiente di prestazione (COP) deve essere almeno pari ai valori indicati nella Tabella seguente. La prestazione delle pompe deve essere misurata in un laboratorio accreditato secondo la norma EN ISO/IEC 17025 in conformità alla norma UNI EN 14511:2011. Al momento della prova la pompa di calore deve funzionare a pieno regime, nelle condizioni indicate nella Tabella1:

Coefficienti di prestazione minimi per pompe di calore elettriche.(*) Requisito valido esclusivamente per installazioni in zona climatica E o F.
Tabella 1 – Coefficienti di prestazione minimi per pompe di calore elettriche.
(*) Requisito valido esclusivamente per installazioni in zona climatica E o F.

ALLEGATO III – Determinazione dell’incentivo per le diagnosi energetiche preliminari e certificazioni energetiche
Ai fini dell’applicazione dell’articolo 15, i costi unitari massimi ammissibili e il valore massimo erogabile per l’esecuzione di diagnosi energetiche e certificazioni energetiche sono ricavabili dalla Tabella 1:

Tabella 1 – Costi unitari massimi ammissibili e valore massimo erogabile per diagnosienergetica ante intervento e certificazione energetica.
Tabella 1 – Costi unitari massimi ammissibili e valore massimo erogabile per diagnosi
energetica ante intervento e certificazione energetica.

ALLEGATO IV – Procedure per l’iscrizione ai registri
1. Iscrizione ai registri
Per l’accesso ai meccanismi di incentivazione di cui al presente decreto, il soggetto responsabile degli interventi di cui all’articolo 4, comma 2, lettere a) e b) che prevedano una potenza termica nominale complessiva, con riferimento al singolo edificio, unità immobiliare, fabbricato rurale o serra, maggiore di 500 kW ed inferiore o uguale a 1000 kW, deve richiedere al GSE l’iscrizione ad appositi registri informatici.
Il GSE pubblica il bando relativo alla procedura di iscrizione ai registri, dando evidenza dei relativi contingenti disponibili, trenta giorni prima della data di avvio del periodo per la presentazione delle domande di iscrizione ai registri. La durata del predetto periodo è fissata in sessanta giorni.
Il bando relativo alla prima procedura di iscrizione ai registri, riferita al contingente di spesa disponibile per il 2013 rispettivamente per i soggetti di cui all’art. 3, comma 1, lettere a) e b), è pubblicato il ventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione delle regole applicative di cui all’articolo 8, comma 2. Per i periodi successivi, la data di avvio del periodo di presentazione delle domande di iscrizione al registro è fissata al 31 marzo di ogni anno, a decorrere dal 2014.
2. Requisiti per la richiesta di iscrizione al registro e modalità di selezione
Possono richiedere l’iscrizione ai registri i soggetti in possesso del pertinente titolo autorizzativo per la realizzazione e l’esercizio degli interventi indicati al precedente punto 1. La richiesta di iscrizione ai registri è formulata al GSE dai soggetti responsabili di cui all’art. 3, comma 1, lettere a) e b) con la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, in conformità al modello predisposto dal GSE, con la quale sono forniti i dati generali dell’impianto nonché tutte le
informazioni essenziali relative al possesso dei requisiti per l’iscrizione al registro. Non è consentita l’integrazione documentale. In ogni caso è fatta salva la facoltà per i soggetti responsabili di annullare la richiesta di iscrizione al registro presentata e di riproporne una nuova, completa degli elementi precedentemente mancanti o erronei, entro i termini di chiusura del registro.
Il GSE, esclusivamente sulla base delle informazioni rese nelle dichiarazioni sostitutive dai soggetti responsabili, forma le graduatorie degli impianti iscritti ai registri e le pubblica sul proprio sito entro sessanta giorni dalla data di chiusura del bando, secondo i seguenti criteri di priorità:
a) impianti che, pur avendo presentato domanda completa ed idonea per l’accesso ai meccanismi incentivanti di cui al presente decreto, siano risultati in posizione tale da non rientrare nel contingente previsto, per gli anni successivi al 2013;
b) minor potenza degli impianti;
c) anteriorità del titolo autorizzativo;
d) precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.