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Modello innovativo per l’impianto fotovoltaico dell’isola di Kitobo, nel lago Victoria, che da circa un anno è stata dotata di un sistema ad energie rinnovabili in isola. Il modello ibrido fornisce un servizio basilare ancora molto carente in gran parte dell’Africa Sub-Sahariana e, al momento, vanta la maggiore capacità di accumulo nonché la prima smart grid ad utilizzare batterie al Vanadio.

Gli ostacoli superati 

Work System SRL, che ha curato la realizzazione dell’impianto, ha dovuto affrontare diverse problematiche di logistica e organizzazione e superare numerosi ostacoli infrastrutturali e geografici anche grazie al supporto di SMA. Grazie alla scelta di una soluzione modulare, le fasi di progettazione e dimensionamento dell’impianto sono state realizzate in Italia. Questo ha fatto si che le fasi di realizzazione in loco siano state completate in sole 3 settimane. Le opere civili realizzate prima della costruzione dell’impianto – apertura strada di accesso, recinzione, fondazioni, scavi – e il successivo assemblaggio dei componenti sono stati organizzati e diretti da personale specializzato di Work System, che si è avvalsa in loco della collaborazione di personale assunto tra la comunità locale.

L’impianto fotovoltaico

L’impianto, costituito da 880 pannelli fotovoltaici policristallini Sunerg X-PRO XP 60/156-260, 8 inverter SMA Sunny Tripower 25000 TL e 12 inverter SMA Sunny Island 8.0 H, ha una potenza di picco di 228.8 kW e prevede un rendimento annuo di circa 130 MWh. L’energia prodotta dall’impianto consente un abbattimento dell’inquinamento locale, permettendo una riduzione di circa 68 tonnellate/anno di CO2.

La presenza di batterie redox a flusso di Vanadio, con capacità totale di 520 kWh e di un generatore a benzina di supporto da 60 kW, garantisce la continuità della fornitura di energia in caso di manutenzione straordinaria del campo fotovoltaico o di richiesta di carico molto elevata.

Completa l’impianto il Multicluster Box per Sunny Island, che permette il collegamento di generatori e l’alimentazione di carichi fino a 100 kW. Cablato in sede di produzione, il Multicluster Box è provvisto di un collegamento principale per generatori, distribuzione del carico e impianto fotovoltaico.

Il funzionamento dell’impianto viene monitorato attraverso il sistema SMA Energy Meter, che consente di raccogliere e trasmettere tutti i dati relativi a produzione FV, prelievo dalla rete e immissione (feed-in), permettendo un monitoraggio efficace dell’energia. L’utilizzo dell’energia elettrica è gestito tramite un sistema di pre-pago, che permette di pagare in anticipo tramite smartphone l’energia che si andrà a consumare, e monitorato attraverso contatori intelligenti individuali connessi tra loro ed in remoto.

La parola a Stefano Plocco, CEO di Work System

“La realizzazione dell’impianto di Kitobo è stata una vera sfida per le difficoltà legate alla specifica situazione geografica. La nostra consolidata esperienza nella realizzazione di impianti fotovoltaici in condizioni particolari ci ha permesso di portare a termine la realizzazione in poco più di 3 mesi. L’utilizzo di batterie al Vanadio presenta numerosi vantaggi intrinsechi, soprattutto grazie alla profondità di scarica elevata (vicina al 100%) e ai numerosi cicli di vita garantiti (minimo 15.000). La scelta è caduta sugli inverter SMA per l’alto livello di affidabilità e la possibilità di integrare le varie componenti in modo semplice ed efficace. Questo, unito alla nostra expertise nel settore, ci ha permesso di portare a termine la realizzazione in loco dell’impianto in sole 3 settimane.“