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domandaDi recente ai clienti Enel con potenza contrattuale disponibile maggiore di 16,5 kW viene richiesto un corrispettivo per Energia Reattiva Capacitiva relativamente alle fasce F2 e F3. Come eliminare la penale? Nello specifico credo che in presenza di un impianto di rifasamento automatico la reattiva capacitiva sia dovuta a condensatori fissi installati direttamente in rete ma nel caso ci si trovi in assenza di un impianto di rifasamento si deve credere che la reattiva capacitiva sia dovute alla tipologia delle utenze presenti nell’attività o correnti armoniche?
Giordano di Fabio

rispostaIn genere gli utenti chiamati a pagare un corrispettivo per eccessivo prelievo di energia reattiva hanno utilizzatori che introducono uno sfasamento tra tensione e corrente (carichi induttivi), causando il consumo di potenza reattiva (espressa in kVAR). In questi casi, se si vuole semplicemente evitare di pagare la sanzione, si ricorre ad un sistema di rifasamento (fisso o variabile) centralizzato per risultare in regola al punto di consegna. 
Viceversa è auspicabile un’indagine più approfondita per ricercare quali carichi concorrono al problema, e definire una strategia specifica per ciascuno (rifasamento distribuito).